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John Carter - Tutte le curiosità sul nuovo film Disney

12/03/2012 | News |
John Carter - Tutte le curiosità sul nuovo film Disney

Grazie alla divisione italiana della Disney ecco alcune curiosità su John Carter il nuovo kolossal di fantascienza appena uscito nelle sale italiane.

- “John Carter” è basato sul primo romanzo di Edgar Rice Burroughs, “Sotto le lune di Marte”. Burroughs era nato a Chicago ed è noto soprattutto per aver creato e scritto  “Tarzan”, che resta uno dei personaggi letterari più noti e amati di tutti i tempi.

- Il 2012 è l’anno che celebra il centenario della creazione del personaggio di John Carter, l’eroe spaziale protagonista della serie di “Barsoom” scritta da Edgar Rice Burroughs. L’eroico John Carter ha entusiasmato generazioni di lettori con le sue avventure su Marte.

- Sin dal 1935 vari filmmaker hanno cercato di realizzare un film basato su “Sotto le lune di Marte”; inizialmente il libro sarebbe dovuto diventare un film animato diretto da Bob Clampett, il regista di “Beany and Cecil”. Se il film fosse stato realizzato sarebbe stato il primo lungometraggio d’animazione americano, e avrebbe preceduto  “Biancaneve e i sette nani”, che la Disney presentò nel 1937.

- Lo scrittore-regista premio Oscar® Andrew Stanton ha scritto e diretto la sceneggiatura di “WALL•E” che ha vinto un Oscar® e un Golden Globe Award® come Miglior Film Animato, nel 2008. Stanton è stato nominato all’Oscar® per la sceneggiatura. Stanton ha esordito nella regia con “Alla ricerca di Nemo”, ottenendo una nomination all’Academy Award per la Migliore Sceneggiatura Originale; il film ha vinto l’ambita statuetta nel 2003, come Miglior Film d’Animazione. Stanton è uno dei quattro sceneggiatori ad essere stato candidato all’Oscar nel 1996 per il suo contributo a “Toy Story”; in seguito ha sceneggiato i film Pixar “A Bug’s Life”, “Toy Story 2”, “Monsters & Co.”, “Alla ricerca di Nemo” e “WALL•E”.

- Fin da bambino lo scrittore-regista Andrew Stanton si è appassionato ai romanzi di Edgar Rice Burroughs, ambientati sul pianeta Barsoom, e afferma di aver sempre desiderato portare “John Carter” sul grande schermo perché gli piaceva l’idea di un essere umano che si ritrova su Marte, fra creature che appartengono ad un mondo strano e misterioso.  Questo film è la sua prima prova di regia nel genere live action.

- Il cast di grandi stelle è guidato da Taylor Kitsch (“Friday Night Lights” di NBC, “X-Men le origini: Wolverine”) che interpreta il ruolo protagonista, Lynn Collins (“50 volte il primo bacio”, “X-Men le origini: Wolverine”) nella parte della principessa guerriera Dejah Thoris e l’attore nominato all’Oscar® Willem Dafoe (“Spider-Man”, “L’ombra del vampiro”) nei panni del marziano Tars Tarkas. Il cast comprende inoltre  Thomas Haden Church (“Sideways – in viaggio con Jack”, “Spider-Man 3”), Polly Walker (“Scontro tra Titani”, “Giochi di potere”), Samantha Morton (“Elizabeth: The Golden Age”, “In America”), Mark Strong (“Sherlock Holmes”, “Nessuna verità”), Ciaran Hinds (“Munich”, “Il petroliere”), l’attore inglese Dominic West (“300”, “Chicago”), James Purefoy (“La fiera dellavanità”, “Resident Evil”) e Bryan Cranston (“Breaking Bad”). Daryl Sabara (“A Christmas Carol”, “Spy Kids”) interpreta il nipote adolescente di John Carter, Edgar Rice Burroughs.

- Michael Chabon, che ha vinto il premio Pulitzer per il suo romanzo “Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay”, ha scritto la sceneggiatura del film al fianco di Andrew Stanton & Mark Andrews.

- Quando si sono conosciuti, gli sceneggiatori di “John Carter”, Andrew Stanton, Mark Andrews e Michael Chabon, hanno scoperto di avere qualcosa in comune: tutti e tre possedevano ancora i disegni e le creazioni artistiche che avevano fatto su John Carter, quando erano bambini.

- La squadra tecnica comprende lo scenografo Nathan Crowley, nominato all’Oscar® sia per “Il cavaliere oscuro” che per “The Prestige”, e la costumista Mayes C. Rubeo, che ha ideato i costumi di “Avatar” e “Apocalypto”.

- Il noto compositore Michael Giacchino ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro nei film Disney•Pixar “Up” (premiato con l’Oscar®,  il BAFTA Award, il  Golden Globe® Award e il GRAMMY® Award per la Migliore Colonna Sonora Originale), “Ratatouille” (premiato con il GRAMMY e l’Annie Award per la Musica e nominato all’Oscar® per la Migliore Colonna Sonora Originale) e “Gli Incredibili” (Annie Award per la Musica, nomination al GRAMMY per la Migliore Colonna Sonora Originale).

- Le riprese di “John Carter” sono iniziate in Inghilterra il 4 gennaio 2010. La maggior parte del film (comprese le sequenze in esterno che hanno luogo sulla Terra) sono state girate presso gli Shepperton Studios, a Londra e nei Longcross Studios di Chelburn, in un periodo di quattro mesi. La produzione si è quindi trasferita nello Utah per altre 12 settimane di riprese, e ha girato nelle località di Moab, Lake Powell, nelle pianure di sale di Delta, a Hanksville (dove l’agenzia spaziale statunitense NASA ha testato i veicoli robotici), e Big Water—una vasta pianura di ghiaia e pietra arenaria che si estende davanti alle monumentali scogliere rosse che circondano il Grand Staircase National Monument.

- Il 5 giugno 2010, nello Utah,  i membri della troupe hanno scoperto un grande osso che fuoriusciva dal terreno. Il Bureau of Land Management ha confermato che si trattava di un femore o di una scapola, appartenente ad un dinosauro Sauropode  probabilmente lungo 18 metri. Sono in corso degli scavi per cercare di recuperare il resto dello scheletro preistorico avvistato dalla troupe di “John Carter”.

- Cercando di far fronte alle condizioni climatiche estreme del deserto, la troupe che si trovava a Hanksville, nello Utah, ha lavorato a temperature superiori ai 48 gradi centigradi, consumando oltre 1300 litri d’acqua al giorno.

- Lake Powell, nello Utah, è la location che nel film viene utilizzata per rappresentare il Fiume di Iss: ha una lunghezza di oltre 300 chilometri e una battigia di circa 3000 chilometri, superiore all’intera costa occidentale degli Stati Uniti.

- Per le scene delle battaglie fra i Zodangans e gli Heliumites, oltre 1000 figuranti hanno sfoggiato una finta abbronzatura, un po’ più scura del normale, in stile St. Tropez.

- La topografia dell’antico Barsoom incisa sui muri dei templi sacri in “John Carter”, si è ispirata ai segni realmente ritrovati sulla superficie del pianeta Marte.

- Durante l’elaborazione del materiale della fonte originale, è stato reclutato un linguista per creare il linguaggio marziano dei Thark, sulla base dei pochi vocaboli menzionati nei romanzi di Edgar Rice Burroughs.

- Gli attori che interpretano i giganteschi Thark verdi hanno dovuto imparare a camminare sui trampoli e a trovare il giusto livello dello sguardo per i dialoghi.

- Oltre 120.000 cristalli Swarovski sono stati utilizzati per impreziosire l’abito nuziale della principessa Dejah Thoris, compreso lo strascico, la corona  e i polsini; ogni cristallo è stato applicato manualmente.

- Il coordinatore degli stunt Tom Struthers ha apprezzato il fatto che Taylor Kitsch abbia eseguito il 98% delle acrobazie previste dal film, compreso un salto di 25 metri nella scena in cui impara a camminare, un salto di 20 metri nell’arena in cui si batte contro le scimmie feroci e una serie di salti per oltre mezzo chilometro nella selvaggia terra marziana.

- Il pubblico al cinema resterà sorpreso nel sapere che l’attrice Lynn Collins, senza il look di Dejah Thoris, ha i capelli color biondo rame e una pelle chiarissima.

- I costumi disegnati da Mayes C. Rubeo per il film sono circa 1800.

- 350 metri di stoffa sono stati utilizzati solo per uno degli abiti argentati di Matai Shang, leader dei sacri Thern,  che ha impiegato circa 250 ore per essere cucito manualmente.

- Durante le riprese nello Utah, la troupe del film ha trovato un piccolo centro spaziale chiamato Mars Society Desert Research Station. Nel posto non c’era nessuno, ma sul sito web si legge: “Squadre di strenui volontari, impegnati nella modalità di simulazione fra gli aridi canyon dello Utah, esplorano la zona circostante, trascrivendo le coordinate e le dimensioni del territorio, e analizzando la geologia e la biologia di questa affascinante regione simile a Marte”.

 


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